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pubblicazioni recenti


-          Giovanni Pico della Mirandola e la cabbalà, in F. Lelli (a cura di), Giovanni Pico e la cabbalà (Centro Internazionale di Cultura "Giovanni Pico della Mirandola", Studi Pichiani 16), Firenze, Olschki, 2014, pp. VII-XIV.

-          Pico, i Da Pisa e ’Eliyyà H ayyim da Genazzano, in F. Lelli (a cura di), Giovanni Pico e la cabbalà (Centro Internazionale di Cultura "Giovanni Pico della Mirandola", Studi Pichiani 16), Firenze, Olschki, 2014, pp. 93-120.

-          La version hébraïque abrégée des Voyages de Jean de Mandeville, réalisée par Yohanan Alemanno, in Ch: Le Blanc e L. Simonutti (a cura di), Le masque de l’écriture. Philosophie et traduction de la Renaissance aux Lumières, Genève – Ottawa, Droz; 2014, pp. 169-186.

-          The Notion of Time as History in Kabbalistic Treatises from Renaissance Italy, in B. Ogren (a cura di), Time and Eternity in Jewish Mysticism, That Which is Before and That Which is After, Leiden, Brill, 2015, pp. 125-135.

-          Personaggi e temi dell'astrologia ebraica nel Rinascimento italiano, «Philosophical Readings. Online Journal of Philosophy», VII/1, 2015 (Special Issue on Medieval and Renaissance Astrology, a cura di D. Verardi), pp. 133-145.

-          L'influenza lessicale greca sulla produzione letteraria degli ebrei salentini, in A. Capone (a cura di), Circolazione di testi e scambi culturali in Terra d’Otranto tra Tardoantico e Medioevo ("Studi e Testi" 489), Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, 2015, pp. 259-270.

-          Le lingue della minoranza ebraica in Salento, in A. Romano e G. B. Mancarella (a cura di), Le lingue del Salento, "L'Idomeneo" (Società di Storia Patria per la Puglia), 19, 2015, pp. 139-145

-          http://siba-ese.unisalento.it/index.php/idomeneo


Sono appena usciti i tre volumi della 

Encyclopedia of Hebrew Language and Linguistics

G. Khan ed., Leiden, Brill 2013 

Testo disponibile anche on line (clicca qui)

L’Encyclopedia of Hebrew Language and Linguistics descrive in forma sistematica e approfondita tutti gli aspetti della storia e degli studi di lingua ebraica, dalle più antiche  attestazioni ad oggi. Corredata da oltre 950 voci redatte da circa 400 autori, l’Encyclopedia  è un autorevole repertorio destinato a studenti e studiosi di linguistica ebraica, linguistica generale, studi biblici, letteratura ebraica e campi affini. 

Italy: Pre-Modern period (1500-1700) 

Per scaricare il pdf della voce clicca qui: 

https://docs.google.com/uc?export=download&id=1uXn--wTXzy40eXlOy6PQlITlWQE_P78noiO8oDpcF2Q2tPzQPNZr-GwFODFf


 

Gli ebrei del Salento (secoli IX-XVI)

a cura di Fabrizio Lelli

Tra le più antiche aree di insediamento della diaspora in Occidente, il Salento accolse una cospicua presenza ebraica dall’età romana fino al Cinquecento. Tra il IX e il XVI secolo, le comunità della Puglia meridionale conobbero periodi di intensa fioritura intellettuale: la loro produzione letteraria annovera alcuni dei primi e più significativi documenti della rinascita dell’esegesi, della poesia, della speculazione filoso- fico-scientifica e della mistica ebraica sul continente europeo. A Bisanzio, in ’Askenaz, nella penisola iberica, nel Vicino Oriente e nell’Africa settentrionale questo centro dell’ebraismo mediterraneo fu ritenuto degno di lode per l’influenza dei suoi maestri, decisiva per l’evoluzione del giudaismo medievale e moderno. Ancora oggi, la continuità della mediazione culturale delle accademie salentine per tutta l’età medievale è documentata dai manoscritti ebraici copiati in Terra d’Otranto, più numerosi di quanti siano pervenuti da altre regioni dell’Italia meridionale.

Il presente volume raccoglie diciotto contributi di studiosi internazionali di letteratura, lingua, pensiero, paleografia e arte, che hanno finalizzato la loro analisi all’individuazione delle specificità dell’ebraismo salentino, valutandone le dinamiche intellettuali sulla base di metodologie di ricerca diversificate, che tengono conto anche dei rapporti con la società non giudaica.

 


Moshe Idel

Gli ebrei di Saturno

Shabbat, sabba e sabbatianesimo

a cura di Fabrizio Lelli e Elisabetta Zevi, Firenze, Giuntina

(traduzione dall'inglese e dall'ebraico).

Che cosa hanno in comune un antico dio pagano, un pianeta, una figura messianica della prima età moderna e i sabba, le cerimonie notturne delle streghe? E come è possibile conciliare l’astrologia greco-araba con la sacralità religiosa dello Shabbat, il sabato ebraico? Sostenendosi, come di consueto, su un’amplissima serie di fonti primarie edite e inedite in varie lingue, Moshe Idel ricostruisce un affascinante percorso della storia delle idee, guidando il lettore lungo un avvincente itinerario nel tempo e nello spazio, alla scoperta delle radici di alcuni dei più radicati cliché della cultura e dell’immaginario moderno: dall’antichità a oggi si svelano così le molteplici connessioni tra mito e scienza, tradizioni dotte e popolari, sistemi speculativi e religiosi che hanno contribuito a forgiare il pensiero e la coscienza di generazioni di uomini vissuti tra oriente e occidente.


 

1 luglio 2013

uscita del volume

Evraikì 

Una diaspora mediterranea da Corfù a Trieste

T. Catalan, A. Di Fant, F. Lelli e M. Tabor (a cura di)

Trieste 2013

Ed. La Mongolfiera Libri

Contiene i due saggi

  • Storia della presenza ebraica a Corfù dalle origini al 1891, pp. 17-30. 
  • Liturgia, lingue e manifestazioni letterarie e artistiche degli ebrei di Corfù, pp. 31-58.

Ermeneutica cabbalistica pichiana: considerazioni in margine ad alcune Conclusiones orfiche, «Accademia», 12 (2010), pp. 27-36.

Una nuova interpretazione in chiave cabbalistica di alcune tesi pichiane. 


Negli ultimi anni mi sono occupato di un cabbalista veneziano del Cinquecento, Eliyyà Menahem Halfan, sulla cui biografia e produzione letteraria ho pubblicato tre saggi, l'ultimo dei quali appena uscito

 

-       L'albero sefirotico di Eliyyà Menahem ben Abba Mari Halfan (Ms. Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 44, 18), «Rinascimento», n.s., 43 (2008), pp. 271-290.

-       L'interpretazione teosofica della storia d'Israele nell'Epistola sulla storia della Cabbalà di Eliyyà Menahem ben Abba Mari Halfan, in P. Arfé, I. Caiazzo e A. Sannino (a cura di), Adorare caelestia, gubernare terrena. Atti del colloquio internazionale in onore di Paolo Lucentini (Napoli, 6-7 Novembre 2010) («Instrumenta Patristica et Mediaevalia» 58), Turnhout, Brepols, 2011, pp. 475-505.

-       Ricezione e interpretazione della Cabbalà nel pensiero di Eliyyà Menahem Halfan, «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa», 47/3 (2011), pp. 547-572.

 

Ho parlato di Halfan e del suo albero sefirotico l'anno scorso al Convegno Internazionale organizzato dall'Università di Haifa sul tema Text and Image in Religious Cosmography: Reading Ilanot and Parallel Artifacts (25-27 luglio 2011).

Lo scorso anno, durante un semestre di ricerca trascorso al Katz Center for Advanced Judaic Studies di Filadelfia, ho lavorato alla ricostruzione della biblioteca di Halfan, della quale ho parlato a Venezia in un convegno organizzato dal Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell'Università "Ca' Foscari": Intellettuali ebrei a Venezia nell'età del ghetto, Venezia, Ca' Cappello (23 maggio 2011).

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